Oramai ci siamo. Il mercato dell'edilizia, dopo anni di speculazioni a causa principalmente della cattiva applicazione dell'Euro sta ora assestandosi e tornando verso prezzi delle case corretti (inflazione permettendo).
Facciamo un esempio. Una villetta da ristrutturare di 150 m2 totali, localizzata in buona posizione con giardinetto annesso era a listino qualche mese fa a cifre che andavano dai 280.000 ai 350.000 mila euro + spese accessorie. Trattando un po' si poteva arrivare a togliere 5000 o 10000 euro.
La stessa villetta, invenduta oramai da anni a causa principalmente del prezzo oggi è fuori a 240.000 euro di listino ma udite udite, oggi si può trattare arrivando anche a prezzi che vanno dai 170.000 euro ai 190.000 euro. Questo qualche mese fa e da allora la situazione è solo peggiorata.
Questo significa che tale villetta a breve potrà essere acquistata a 130.000,00 o 150.000,00 euro che tradotto in lire significa 250, 300 milioni.
Finalmente quindi i prezzi delle abitazioni stanno tornando ad essere corretti e questo porterà come reazione un ritorno all'acquisto di immobili sia nuovi sia usati. Pare un controsenso ma un aggiustamento dei prezzi favorirà la ripresa del mercato dell'edilizia.
I media specializzati internazionali consigliano chiunque abbia necessità di acquistare un'immobile di attendere ancora uno o due anni perché il vero crollo dei prezzi assisteremo entro i prossimi 24 mesi arrivando sino ad un 40% medio su scala italiana con punte del 60% al Sud e nelle Isole.
Alcune agenzie immobiliari dicono che non sarà così. Molte di queste sono già chiuse e molte altre che non vogliono adattarsi ai nuovi prezzi di mercato chiuderanno a breve o sono già in via di fallimento.
Aspettate quindi e vedrete che acquisterete finalmente al prezzo giusto e ci saranno anche i soldi per ristrutturare.
Cosa cambia quindi per i nostri piastrellisti? I prezzi delle case si dimezzano e cosa succederà ai prezzi della posa ed ai relativi salari?
A quando si sente dire in rete poco o nulla perchè i piastrellisti hanno applicato nel tempo tariffe abbastanza corrette e competitive per cui non dovrebbero risentire più di tanto di questa crisi.
Quello che potrebbe cambiare è la committenza cioè il cliente del piastrellista.
Mentre prima molte piccole medie imprese di costruzione con annessa agenzia immobiliare subappaltavano a piastrellisti singoli o a squadre di posatori lavori più o meno importanti di posa, oggi è il piastrellista stesso che sta prendendo le distanze da queste piccole imprese perché molte di queste non pagano e sono molto a rischio di fallimento.
Al piastrellista oggi conviene proporsi direttamente al proprietario che paga e paga subito. Forse i lavori sono più piccoli e si lavora maggiormente sulle ristrutturazioni ma quei soldi sono sicuri e i privati difficilmente falliscono.
Il mondo del piastrellista sta quindi cambiando molto, tra nuovi clienti, nuove ceramiche e tecniche di posa innovative etc, siamo di fronte a cambiamenti che richiedono un cambiamento di mentaità molto importante.
Sono convinto che ce la faremo e ne usciremo più preparati e più forti di prima.
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