Come riconoscere in 5 minuti un bravo piastrellista che non dara’ problemi.

Ecco qualche semplicissima regola per riconoscere al volo se il piastrellista al quale si vuole affidare il lavoro e’ preparato o meno.

E’ molto difficile valutare un professionista al primo incontro me spesso, nella realta’, non si ha molto tempo per verificare se chi si ha difronte sia capace ed affidabile.

Nel caso di un posatore ci sono alcuni segnali o indicatori che possono aiutare a capire se vale la pena di affidare o meno il lavoro a quel piastrellista.

Alcune di queste regole sono valide universalmente, altre sono piu’ specifiche per i posatori.

La prima cosa da fare e’ verificare la capacita’ di ascolto. Ci si trova davanti ad una persona che ascolta il cliente ed interagisce bene o ad un “so tutto io”.

I “so tutto io” e “io sono il migliore” sonoi peggiori perche’ non volendo ammettere errori li manconderanno a danno nel cliente finale.

Secondo punto e’ l’aggiornamento. 
Osservate come fa il preventivo, se e’ vecchio stile etc e se vi propone soluzioni migliori di quella che avevate pensato. 

Purtroppo il tempo dei “signora, e’ da 30 anni che faccio questo lavoro” e’ finito bruscamente a causa del rapidissimo cambiamento di tecnologie di del settore della piastrelle e della posa. Solitamente chi ha un’approccio vecchio stile e’ unamamente restio al cambiamento ed ad apprendere le cose nuove e vi cerchera’ di proporre soluzioni vecchie senza aprirvi la mente alle opportunita’.

Terza ed ultima cosa da osservare sono gli utensili che utiizza. 

Come scritto sopra i materiali e le tecnlogie della posa sono cambiate e stanno cambiando drasticamente in questi ultimi 8 anni e i vecchi utensili non sono piu’ all’altezza di dare un risultato ottimale con i nuovi materiali.

Osservate quindi se gli utensili sono molto vecchi e poco curati. Questo sara’ un segnale importantissimo. Non occorre che chiediate di farlveli vedere, basta che diate un’occhiata al furgone o all’auto nella quale solitamente il posatore o muratore che sia tiene i propri utensili.

Se due su tre di queste osservazioni danno risultato non positivo, passate avanti e chiedete ad un altro posatore.


Purtroppo il mercato e’ pieno di piastrellisti e muratori improvvisati anche perche’ in Italia non esiste una scuola seria per posatori. L’unico tentativo fatto di recente e’ Assoposa Ceramica ma sembra che l’iniziativa stenti a decollare per troppi conflitti di interessi.

Cose assolutamente da evitare quanto si installa il box doccia in un locale bagno rivestito di piastrelle di Gres Porcellanato.






































Le foto ritraggono un bel box doccia realizzato con piastrelle in gres porcellanato, ceramica e lastre di vetro. All’apparenza sembra tutto a posto ma le foto di dettaglio mostrano gravissimi problemi di posa, soprattutto in prossimita’ dei fori si vedono grosse crepe nelle piastrelle e brutti fori no regolari.

Questo lavoro e’ ovviamente inaccettabile e se iniziate a far caso ai vari bagni dove vi recherete vedrete sempre piu’ problemi di questo tipo.

Questo bagno in particolare non stato installato da “un professionista”, che ai fatti tanto professionista non e’.

I problemi piu’ evidenti sono due.











































































Il primo e’ quello delle grosse crepe che partono esattamente dai dai fori e dai perni/viti che fissano la barra di alluminio delle pareti del box doccia al muro.
Ma qual’e’ in vero problema? Chi e’ il responsabile e soprattutto come si puo’ evitare di creare questi grossi danni?

Il problema e’ dovuto al foro che e’ stato fatto dal piastrellista o dall’installatore del box doccia/idraulico. Non e’ stata usata una punta diamatata ed e’ stato fatto un foro molto grezzo ed irregolare oppure chi ha tirato/stretto le viti ha esagerato nello stringere metterndo sotto pressione la piastrella che si e’ poi rotta.

La vecchia pratica del posatore suggeriva di fare i fori in prossimita’ della fuga (spazio tra una piastrella e l’altra). Le fughe una volta erano molto ampie e si poteva fare il foro in quel punto nel quale non essendoci la ceramica era facile fare un foro con una normale punta da trapano.
Ora le fughe sono sempre piu’ strette, fino a 2 mm o meno e per questa ragione non e’ piu’ possibile forare in quel modo. 

Purtroppo molti piastrellisti poco professionali  tentano ancora di forare in quel modo o perche’ non sanno usare altri utensili o perche’ vogliono risparmiare. Il risultato e’ sotto gli occhi di tutti.

C’e’ da aggiungere che ora, con le fughe cosi’ strette, e’ tecnicamente meglio fare i fori lontano dalle fughe, in pieno materiale. Fori parziali sui lati della piastrella sono punti delicati dai quali partono le rotture.

Ad ogni modo e’ difficile sapere se in questo caso specifico la responsabilita’ e’ del posatore o idraulico, occorrerebbe aver seguito le fasi del lavoro.

Cmq con una piccola punta diamantata solitamente da 6 mm di diametro si risolve qualsiasi problema. Se avete un piastrellista che vi lavora in casa e sta facendo i fori nel gres porcellanato con un trapano ed una punta normale in vidia, preoccupatevi molto. Non e’ un posatore serio ed avrete dei danni. Seguite molto bene i lavori e fate riparare eventuali crepe.

Altro problema che e’ evidente dalle foto e’ l’irregolarita’ del foro dello scolo dell’acqua, quello a pavimento per intenderci.






































Anche in questo caso tutto si sarebbe risolto con utilizzo di una punta diamantata grande oppure piu’ semplicemente lavorando con piu’ cura intorno al foro e rifinendolo con speciali strumenti che qualsiasi posatore professionista ha.

Se vi dovesse capitare, rifiutatevi di accettare un foro cosi’ fatto. Imponete che venga rimossa la piastrella e rifatto il tutto con piu’ cura.
Questi sono cmq casi estremi ma molto piu’  diffusi di quanto si creda purtroppo. Basta guardarsi meglio attorno.

Non e’ possibile capirlo dalle foto ma in questo bagno c’e’ un altro grosso problema. Le piastrelle dell’ingresso del bagno non sono planari. Ci sono gradini di anche 2 mm tra una piastrella e l’altra. Questo non e’ solo un problema estetico ma anche funzionale e strutturale. In bagno si va solitamente a piedi nudi e quei micro gradini potrebbero fare male  e creare ferite.

C’e’ da aggiungere che con il passare del tempo il gradino esposto di scheggera’ e divendera’ oltre che pericoloso brutto a vedersi.

Tutto questo sarebbe stato evitato se il piastrellista avesse utilizzato i sistemi livellanti che ora sono presenti sul mercato, uno tra tutto quello prodotto dalla ditta Raimondi Utensili che e’ stata la prima ad introdurre anni fa in Italia questo sistema.


Insomma, oggi e’ semplice fare bene ed evitare queste, passatemi il termine “porcate”. Basta essere aggiornati e capire che per lavorare con i nuovi tipi di gres porcellanato occorre conoscere la tecnica giusta ed avete 4 utensili professionali.

Ecco come trovare lavoro come piastrellista o muratore in Canada




Canada e Stati Uniti offrono sicuramente molte opportunita’ di impego per giovani professionisti del mondo dell’Edilizia come per esempio piastrellisti. Ci sono pero’ acune regole da seguire ed indicazioni da tener presente se si vuole provare ad emigrare in Canada e fare il posatore li.

Ecco alcuni suggerimenti raccolti tra chi ci e’ gia’ passato:

Evitare di perdere tempo cercando lavoro in Quebec, Ontario o British Columbia. Queste aree sono molto competitive ed gia’ ricche di manodopera straniera. 
Quebec e Ontario sono pieni di italiani, franscesi e portoghesi. Il British columbia ospita un grandissimo numero di cinesi. Per queste ragioni sara’ anche piu’ difficile (se non impossibile) ottenere permesso di lavoro per queste aree.

Concentratevi a cercare lavoro in aree centrali o molto a nord del Canada. Certo saranno fredde, molto fredde, ma li le opportunita’ di lavoro sono molte di piu’ e la competizione e’ inferiore.

Studiate inglese e provate a superare il test IELTS con almeno 6 come votazione in ogni area. Se non arrivate a questi punteggi scordatevi di emigrare in Canada. Questo tipo di test e’ obbligatorio per avere il permesso anche se avete uno sponsor.

Informatevi bene su tutti gli altri numerosissimi documenti che servono.

Se siete veramente determinati a spostarvi e conoscete l’inglese molto bene la soluzione migliore e’ quella di andare a visitare per alcune settimane l’area geografica di interesse e prendere contatti li. Come detto piu’ a nord ed in centro Canada andrete maggiori saranno le vostre possibilita’ di successo.

Emigrare in Canada ha un costo molto elevato. Contrariamente a quello che succede in Italia dove il governo paga gli immigrati che arrivano con i barconi e gli da supporto economico, stipendio etc, emigrare in Canada vi costera’ tra tutto circa 10.000 dollari (permessi, viaggi, roba da acquistare etc).

Queste sono solo delle banali linee guida che potranno aiutare i piu’ determinati e capaci a prendere una decisione. In questi anni si parla spesso senza cognizione di causa di cosa significhi emigrare in un paese extra comunita’ europea.

Le possibilita’ ci sono ma e’ tutt’altro che semplice e molto costoso sia a livello economico sia a livello emotivo.

In bocca al lupo.

Quali sono le migliori piastrelle in Gres Porcellanato e chi le produce?



L’Italia e’ la patria della ceramica insieme oggi a Spagna, Turchia e Cina. 

Ovviamente la qualita’ di queste piastrelle e’ nettamente differente. La Cina (coe di consueto)  punta ad una produzione di massa con qualita’ medio bassa insieme alla Turchia (tranne casi isolati). Spagna produce ceramica da rivestimento di qualita’ medio o medio alta a seconda dei casi ma comunque l’Italia domina ancora incontrastata per quel che riguarda l’innovazione di prodotto, la tecnica e la qualita’ del manufatto. Capita spesso che le collezioni 

Le collezioni delle Ceramiche Italiane vengano copiate in tutto il mondo.

Lasciamo da parte per ora Cina, Turchia e Spagna. In Italia, e nello specifico in Emilia Romagna (zona di Sassuolo) si trovano storicamente i maggiori produttori di piastrelle, tra i piu’ conosciuti troviamo:

  • Marazzi
  • Gruppo Iris Ceramiche
  • Fiandre
  • Panaria Ceramiche
  • Gruppo Florim Ceramiche
  • Atlas Concorde
  • Laminam
  • Ceramiche Del Conca
  • Neolith

etc

Ce ne sono moltissimi altri ma quelli sopracitati sono tra i marchi storici piu’ conosciuti e diffusi.

Decidere chi, tra questi ottimi produttori di ceramiche produce il miglior Gres Porcellanato non e’ facile perche’ i prodotti e le collezioni  variano ogni 6 mesi circa ed oltre all’oggettivo aspetto tecnico, nella scelta delle piastrelle subentra il fattore estetico che e’ estremamente soggettivo.

Ad ogni modo se uso come parametri di selezione la storicita’ del marchio, l’innovativita’ dell’azienda, il numero di collezioni di successo e la diffusione del prodotto su scala mondiale potremmo indicare come leader di mercato due o tre gruppi:

Gruppo Iris Ceramiche
Gruppo Florim Ceramiche
Marazzi

Ovviamente questa e’ una considerazione puramente personale. Ci sono ache imprese di medio piccole dimensioni che producono collezioni fantastiche ma non sono cosi’ diffuse a livello internazionale.

Per chi volesse vedere dal vivo queste aziende ed alcune delle loro collezioni suggerirei di visitare il Cersaie a Bologna. Cearsaie e’ una fiera dedicata al mondo ceramico e degli utensili per la posa delle piastrelle che si tiene ogni anno a fine Settembre.


Vedi anche post su AssoposaCersaie

Inusuale dichiarazione d’amore di un piastrellista alla sua ragazza! Da vedere


















Ecco cosa si e’ inventato un piastrellista molto creativo per dire ti amo alla propria ragazza utilizzando delle semplici piastrelle di gres porcellanato ed una tagliapiastrelle manuale speciale!  

Direi che e’ il piu’ tenero cuore di pietra mai visto in giro! 

Ho fatto delle ricerche, per i piu’ curiosi questa tagliapiastrelle e’ una semplice tagliapiastrelle manuale realizzata da una ditta italiana (www.montolit.com). 
A quanto pare e’ un brevetto unico al mondo di una semplicita’ incredibile che pero’ da la possibilita’ di realizzare bellissime opere artistiche tagliando curvo delle semplicissime piastrelle.


Come si traduce piastrellista in inglese?

Molti piastrellisti stanno cercando lavoro all’estero. 

Per trovare gli annunci giusti occorre conoscere bene l’inglese o quantomeno la corretta definizione della parola posatore o piastrellista.

Riporto qui sotto un elenco delle piu’ comuni ed utilizzate traduzioni per il termine piastrellista:

  • Tiler
  • Tile Setter
  • Tile Layer
  • Tile Installer
  • Ceramic Setter
  • Ceramic Layer
  • Ceramic Installer
  • Ceramic Tile Setter


Un termine piu’ generico per lavori di muratura etc e’ Masonry.

Un altro termine molto utile e’ Contractor che vuol dire terzista in senso ampio ma se fate delle ricerce in google e mettere “ Contractor Tiles” potreste trovare altri annunci interesanti.

Ultimo suggerimento di oggi e’ cercare le parole “tile installation” che significa installazione piastrelle o “Ceramic Installation” che come potete immaginare significa installazione ceramiche ed il termine “tiling” che significa posa di piastrelle.


Buona ricerca e buon lavoro!

Il miglior disco diamantato per il taglio di piastrelle di vetro e mosaico di vetro



Questo disco e’ incredibile! Ho lavorato molti anni come piastrellista e mi e’ capitato spesso di dover tagliare piastrelle e mosaico di vetro, soprattutto nei periodi di lavoro che ho passato all’estero. Ogni volta era un problema enorme. I dischi diamantati che trovavo sul mercato, oltre ad essere pietosamente lenti, mi davano due problemi principali.

1.       Scheggiavano molto la vernice posta alla base del vetro
2.       Facevano “esplodere” la piastrelle a meta’ del taglio facendomi buttar via un pacco di lastre di vetro e quindi un sacco di soldi.

Il problema della scheggiatura sula base era poi molto noioso da risolvere. Su alcune piastrelle di vetro applicavo del nastro adesivo prima di tagliare e poi tagliavo con la mia taglierina ad acqua della Sigma. Ma non sempre funzionava. Spesso quando poi rimuovevo il nastro adesivo venivano via anche grandi pezzi di vernice e mi trovavo da capo.

L’altra soluzione per ridurre o eliminare queste scheggiatura era quella di utilizzare una tampone diamantato (dopo aver effettuato il taglio ovviamente) e rimuovere lentamente le imperfezioni. Questo processo pero’ era assai lento e quindi costoso.

Questo disco da vetro della Brevetti Montolit Spa sembra essere la soluzione a tutti questi problemi...peccato pero’ che ora sono in pensione o quasi!

Ho visto dal video che il taglio e’ molto veloce e che la finitura di taglio e’ eccellente, praticamente senza scheggiature sulla vernice della base. Se avessi avuto questo disco ai tempi d’oro quando lavoravo all’estero avrei risparmiato un sacco di soldi J e tempo!

Ricordo che la Montolit o la Sigma avevano un disco per vetro ai tempi ma era ben lontano dalle prestazioni che vedo nel video.

Ci tenevo a divulgare questo video perche’ ho vissuto sulla mia pellaccia quanto sia costoso, faticoso e frustrante posare piastrelle e mosaico vetrosi.  Spero che questo suggerimento possa facilitare la vita a qualcuno.

Prima di salutarvi vorrei pero’ suggerire un trucchetto che vi potrebbe aiutare a lavorare ancora meglio con il dischi da vetro, la ravvivatura. Nel nostro settore con ravvivatura si intente praticamente la riaffilatura della lama diamantata attraverso l’utilizzo di pietre abrasive speciali. Queste pietre (solitamente bianche per i dischetti diamantati da utilizzare su tagliapiastrelle ad umido e grigi su taglierine o elettroutensili  a secco), affilano la lama rimuovendo lo strato di materiale danneggiato o consumato.

I dischi diamantati per il taglio del vetro sono molto delicati e perdono facilmente l’affilatura per cui e’ suggeribile “ravvivarli = riaffilarli) almeno ogni 4 o 5 tagli se si vuole avere delle prestazioni ottimali.


Una pietra ravvivatrice decente non costa molto, parliamo di 8 – 15 euro al massimo. Se poi state posando vetro o mosaico di vetro (Bisazza ad esempio) solo per la vostra casa bastera’ acquistare una pietra diamantata bianca piccolina da usare solo due o tre volte cosi’ da risparmiare qualche euro.

News, La Raimondi Utensili lanciata verso il futuro!


Pubblichiamo con piacere una delle prime immagini della facciata del nuovo stabilimento della Raimondi Utensili Spa, azienda emiliana tra i leader mondiali nella produzione di attrezzature professionali per piastrellisti.

La Raimondi utensili e’ una delle pochissime aziende del settore che, seppur in anni di crisi, ha dimostrato con investimenti e sviluppo prodotti altamente innovativi, la volonta’ di diventare leader mondiale di settore e di stare al passo con i tempi consapevole che solo investendo realmente sul futuro e' possibile far fronte alle complesse sfide poste dal nuovo contesto di mercato.

Una nota positiva in un settore dove molti altri produttori di attrezzature per piastrellisti e muratori sono rimasti al palo ad aspettare con prodotti, impianti, stabilimenti ed aprocci al mercato obsoleti.

Complimenti quindi alla Raimondi Utensili Spa per il coraggio dimostrato.

Un grosso in bocca al lupo!

Ristrutturare il Bagno. Meglio Piastrelle di Ceramica o di Gres Porcellanato?



Direi che oggi e’ consigliabile al 100% far posare dal piastrellista piastrelle di Gres Porcellanato anche se sono mediamente un po’ piu’ costose a parita’ di aspetto estetico. Le piastrelle di ceramica semplici hanno fatto il loro tempo. Una volta venivano posate su tutte le pareti ed erano molto popolari e relativamente semplici di posare perche’ leggere e facili da lavorare.

Un difetto che pero’ hanno le piastrelle di ceramica in pasta bianca e smaltate e’ quello di essere magari molto belle ma anche molto delicate e soggette facilmente a scheggiature.

Le piastrelle di gres porcellanato di oggi riescono ad avere le caratteristiche estetiche di quelle di ceramica ed aggiungono caratteristiche tecniche di resistenza al graffio, agli urti ed agli agenti chimici molto migliore.

Inoltre, come descritto in diversi altri articoli, oggi esistono piastrelle di gres porcellanato sottilissime (3 mm) e molto leggere. 
Con 4 piastrelle di queste ben posate si piastrella un bagno interno e la cosa a mio parere spettacolare e’ che le fughe (cioe’ gli spazi tra una piastrella e l’altra) sono pochissime = maggior facilita’ di pulizia, meno battieri e sporco a mattere a rischio la salute vostra e dei vostri figli.

Immaginate quanti e quali schifezze sono incrostate tra le fughe di un bagno di una casa degli anni 70.
Dimenticavo che dato il loro spessore ridotto queste nuove ceramiche si possono spesso posare sopra quelle esistenti elimiando anche il costoso e laborioso lavoro di rimuovere le piastrelle esistenti. Lavoro che spesso anche il posatore eviterebbe di fare.


Se ristrutturate quindi, tenete presente che forse la miglior opzione oggi sul mercato sono le piastrelle di gres porcellanato e se avete voglia di guardare gia’ al futuro le lastre di gres porcellanato gigante sono le migliori. Buona ristrutturazione!

Come sara’ il Piastrellista del Futuro
















Nei prossimi anni la modalita’ di lavoro del piastrellista cambiera’ radicalmente
Ci sara’ una distinzione ancora piu’ marcata tra il posatore professionista ed il posatore improvvisato. Quest’ultimo tendera’ a scomparire entro una ventina d’anni.

Il cambiamento radicale del lavoro di posa di ceramiche e porcellanato sara’ imposto dai nuovi materiali ceramici che arriveranno sul mercato.

Una  volta si posavano mattonelle piccole e “soffici” senza nessun altro valore aggiunto e dal costo al metro quadro molto basso, piastrelle facili da tagliare, movimentare e posare. Con questa tipologia di prodotto, un apprendista in qualche giorno poteva essere in grado di apprendere i rudimenti della posa e cominciare a fare il suo lavoro.

Nel prossimo futuro le ceramiche diventeranno sempre piu’ tecniche e soprattutto LE PIASTRELLE NON  SARANNO PIU’ UNA SEMPLICE COPERTURA ESTETICA E STRUTTURALE DI UNA SUPERFICIE MA AVRANNO MOLTE CARATTERISTICHE AGGIUNTIVE che diventeranno predominanti rispetto a quello che rappresenta una piastrella oggi.
Ci saranno piastrelle in grado di emettere ossigeno o aromi vari, altre di ridurre notevolmente i batteri, altre ancora in grado di generare energia attraverso il sole o il calpestio delle gente. 

Ci saranno anche piastrelle intelligenti in grado di cambiare colore da sole a seconda dei gusti del momento ed altre, posizionate in aree strategiche, in grado di funzionare come touch screen (calcolatori, fotocamere integrate, computer).

Questo e’ un futuro non molto lontano, alcune aziende produttrici di ceramica stanno gia’ testando alcuni prodotti specifici che vendremo sul mercato tra tre o quattro anni.
Quando questi nuovi prodotti (inizialmente molto cari), entreranno sul mercato e verranno messi a capitolato da interior designer, architetti ed ingegneri, il piastrellista dovra’ essere in grado di posarle e soprattutto di dare al cliente finale una consulenza specifica di carattere molto tecnico.

Al piastrellsta sara’ chiesto di avere competenze base  di calcolo di efficienza energetica, di informatica, di domotica, di elettronica perche’ le nuove piastrelle saranno iper tecnologiche.
In una prima fase i produttori di ceramica non avranno altra soluzione che avere squadre di posa interne altamente specializzate da inviare sui cantieri (come successo ad esempio per i grandi formati, lastre di gres porcellanato da 3 metri e oltre).

Dopo una prima fase di assestamento, le stesse aziende di cermica moltiplicheranno la creazione di scuole specializzate interne per insegnare ai posatori come gestire al meglio questo nuovo processo di posa.
Dovuto al valore ed ai prezzi elevati di queste nuove ceramiche, entreranno in gioco anche le assicurazioni con ispettori certificati che verificheranno la corretta posa del materiale al fine di poter stipulare polizze o dare risarcimenti.

Il posatore certificato sara’ quindi una necessita’ o meglio un obbligo per poter fare certi lavori.
Un altro grosso cambiamento lo vedremo anche negli utensili per la posa, sempre piu’ complessi al fine di essere in grado di lavorare queste piastrelle altamente tecnologiche. Arriveranno forse tagliapiastrelle laser o a sensori, dischi diamantati intelligenti e diverse apparecchiature ad ultrasuoni di verifica e controllo della corretta posa.


Il futuro insomma, sorridera’ ai posatori innovati ed aperti al cambiamento e fara’ sicuramente aumentare il valore della posa. I prezzi medi di posa al metro quadro saliranno drasticamente e saranno sempre piu’ colleati alla tipologia di piastrella da posare.

Ultimo ma fodamentale appunto e' quello relativo alle aziende mondiali che producono attrezzature per posatori. La tagliapiastrelle elettrica o manuale sono per il posatore come la motocicletta per il corridore di un Gran Premio. Per ottenere grandi risultati occorre una buona motocicletta, nel nostro caso degli utensili all'avanguardia in grado di lavorare al meglio quelle che sono e che saranno le nuove ceramiche.

L'azienda che in questi anni si e' dimostrata di gran lunga piu' innovativa sui mercati internazionali e' a mio parere la Raimondi Utensili, impresa storica emiliana che sta lavorando al passo con le nuove tecnologie e un'immagine di marca molto elevata e ben curata. Recentemente la Raimondi Utensili ha anche inaugurato un nuovo stabilimento, segno questo di crescita e di volonta' di costruire per il futuro.

In affanno invece sembrano essere le altre imprese produttrici di utensili, apparentemente ferme dal punto di vista tecnologico ed organizzativo.

Vedremo a breve chi sara' in grado di competete in questa nuova sfida di innovazione, qualita' e marca.

Fantastica giacchetta decorata con Mosaico


Un mio amico posatore mi ha passato questa foto incredibile. E' una rarissima giacchetta decorata con del mosaico vetroso. Cosi ad occhio penso che si tratta di Mosaico Bisazza, uno dei piu' famosi nel mondo, se non il piu' famoso. Vedo gia' il mio amico posatore sulla sua Harley-Davidson con questa giacca di design :-)
Vi invito a seganarmi realizzazioni "pazze" fatte con ceramica, mosaico, porcellanato etc, le pubblichero' con piacere. So che in USA ci sono posatori specializzati nella realizzazione di piscine artistiche bellissime e...costosissime, fatte tutte in mosaico e ceramiche varie con giochi di luce fantastici. se ritrovo qualcuna di queste foto la posto volentieri. A presto.



Un top manager del settore ceramico ci svela 7 consigli pratici per riconoscere in pochi secondi una buona piastrella di porcellanato evitando brutte sorprese

Sempre piu’ spesso il rivenditore ci propone prodotti simili a prezzi nettamente differenti. 

Eppure a colpo d’occhio le due piastrelle sembrano identiche. 

Qual’e’ il trucco? 

Come facciamo a riconoscere una buona piastrella di gres porcellanato da una piastrella scadente evitando una fregatura?

L’abbiamo chiesto ad un manager che da oltre 20 anni lavora nel settore ed ha rappresentato nell’arco della sua carriera sia ceramiche italiane sia straniere, incluse quelle cinesi.

Ecco i 7 suggerimenti per riconoscere una buona piastrella anche se non si e’ del settore:

1.       Sembra banale ma la prima cosa da guardare appena si arriva in sala mostra e’ la presentazione della piastrella. Solitamente una buona piastrella ha un contorno di presentazione curato con grafica, pannelli etc che aiutano ad ambientare il prodotto in vari contesti ed a visualizzare il risultato finale della posa e le possibili applicaziioni. Le aziende che producono gres porcellanato di qualita’ investono sia sul prodotto sia sulle presentazioni. Le aziende che producono e vendono prodotti a basso costo e non di qualita’ solitamente non curano la presentazione della ceramica per risparmiare anche sui costi di promozione.

2.       Estetica del prodotto. Osservate nel dettaglio la grafica e texture della piastrella. Solitamente le aziede che producono ceramiche di qualita’ sono sempre un passo avanti rispetto alle altre che copiano i prodotti di successo. Per copiare pero’ ci vuole tempo e quindi i produttori di piastrelle a basso costo propongono spesso collezioni  non aggiornate delle quali poi ci si stanca presto.

3.       Pulibilita’. Questo e’ un punto importante soprattutto per le piastrelle levigate. Le piastrelle levigate italiane di alta qualita’ sono facilmente pulibili perche’ il processo di produzione e le materie prime impiegate fanno si che la porosita’ sia minima e che, in parole povere, lo sporco non penetri nel materiale. La maggiornza delle piastrelle di bassa qualita’ sono molto porose ed i produttori per far sembrare la piastrella buona (all’apparenza) cerano la piastrella per ridurre la porosita’ della ceramica. 

4.       Taglio. Prima di acquistare un lotto di piastrelle di gres porcellanato, soprattutto se di formati grandi, e’ necessario chiedere al riverditore di provare il taglio della piastrella che si sta acquistando. Le piastrelle di bassa qualita’ sono realizzate con materiali scadenti o con processi di cottura non ottimali. Questo fa si che la piastrella abbia delle tensioni interne o delle irregolarita’ . Provando a tagliarle con una tagliapiastrelle manuale o elettrica, potrete verificare se la piastrella si taglia bene o si spacca prima della fine del taglio. Se acquistate una partita di piastrelle fatte male e quindi difficili da tagliare avrete 3 problemi principali. Il vostro piastrellista impieghera’ piu’ tempo a tagliarle, dovra’ buttarne via molte di piu’ perche’ molte si romperanno o scheggeranno durante il taglio e voi potrete avere problemi di crepe dopo qualche mese dall’installazione.

5.       Prezzo. Se vi vengono proposte due collezioni identiche e la differenza di prezzo tra quella di qualita’ e la “copia” e’ uguale o superiore al 30% diffidate assolutamente di quella  piu’ economica in quanto una differenza cosi’ elevata pressupone un prodotto veramente scadente con tutti i problemi annessi.

6.       Made in. E’ risaputo a livello mondiale che le migliori piastrelle sono Made in Italy. L’unica alternativa suggeribile (ma cmq di qualita’ non certo paragonabile alle italiane), sono le piastrelle spagnole.

7.       Brand. Un Buon Brand locale, Made in Italy nel ns caso, da la garanzia di assistenza tecnica in loco e di eventuale rimborso veloce in caso si problematiche inaspettate. Se diversamente acquistate una ceramica di un produttore sconosciuto, nel caso ci siano problemi in cantiere, non ci sara’ nulla da fare.


Spero che questi consigli siano utili per orientare la vostra scelta. Fotunatamente in Italia e non solo le piastrelle di bassa qualita’, solitamente cinesi, hanno avuto un boom alcuni anni fa ma poi la clientela ha iniziato ad avare numerosi problemi tecnici ed estetici ed oggi la domanda di prodotti di qualita’ sta aumentando notevolmente.

Perche’ non e’ il momento di acquistare casa. Ecco quello che potrebbe succedere nei prossimi mesi

Il mercato immobiliare Italiano per le abitazioni del ceto medio e’ al collasso e cerca di tenere duro mantenendo i prezzi di listino elevati e poi negoziando il prezzo con i pochi acquirenti con liquidita’ o con la possibilita’ di ottenere il mutuo (mutuo che poi si rivelera’ insostenibile e la banca si riprendera’ al casa).

Gli ultimissimi dati ci dicono che l’Italia e’ tra i paesi (sottosviluppati) dell’Unione Europea dove i prezzi delle case sono completamente sballati rispetto ai salari. Non c’e’ nessun legame con l’economia reale ed il potere d’acquisto.  Qui non parliamo di un disallineamento di pochi punti ma di prezzi assolutamente surreali.

In questo momento il sistema finanziario cerca di evitare il tracollo “drogando “ il mercato. Chi puo’ vendere aspetta ma il futuro e’ nerissimo ed i volumi di vendita sono tornati agli anni 70 senza possibilita’ alcuna di inversione di marcia.

La realta’, pura e semplice e’ che i salari non sono sufficienti ed il lavoro dimimuisce di giorno in giorno un po’ per la crisi globale un po’ anche per il non interesse da parte di chi detiene i capitali di tornare ad investire come imprenditori a fronte di un mercato complesso ed instabile.

Un buco di trilocale nuovo in un paese periferico di Milano oggi costa 250.000. Ma ci ricordiamo quanti sono 250.000 euro in lire? Parliamo di 500 Milioni di lire circa ovvero, per rendere piu’ pesante la cosa mezzo miliardo, ripeto mezzo miliardo delle vecchie lire. Le abitazioni con prezzi inferiori hanno sempre metrature ridicole, localizzazioni folli o sono diroccate e da ricostruire completamente. Case che solo qualche anno fa ti avrebbero tirato dietro.

I nostri nonni e genitori lavorando duramente come commessi, impiegati ed operai, con salari normali, hanno acquistato nel tempo quasi tutti una casa o un appartamento decente di ottima metratura. C’e’ chi ha acquistato anche una seconda casa da semplice impiegato.

Oggi per comprare un nuovo trilocale decente o un buco di 80 metri quadri di villetta a schiera e non essere impiccati tutta la vita da un mutuo insostenibile, occorre praticamente  essere miliardari.

Qui non stiamo parlando di acquistare una villona con piscina ma un appartamento di 80-100 metri quadri o una casetta nuova in zona periferica.

C’e’ qualcosa di profondamente deviato nell’attuale mercato immobiliare. Uno scostamento dalla realta’ che non potra’ che generare malcontento tra la gente e fortissima rabbia.

Sembra che nessuno ne parli e se ne occupi, sembra che i media siamo solo li ad aspettare che si vendano due case in piu’ per dire che c’e’ la ripresa e lanciare proclami che fanno comodo agli immobiliarsti collegati con le proprieta’ dei media.

I mille euro all’anno che i vari governi propongono o promettono di tanto in tanto sono una goccia nel mare. Un affronto per la gente comune.  Per tornare ad una situazione umana gli stipendi dovrebbero aumentare del  80% minimo ma i prezzi delle case dovrebbero poi rimanere costanti. Altro che 100 euro in piu’ al mese.

Stanno creando un Italia che tra poco avra’ solo pochissimi individui ricchissimi e tutti gli altri poverissimi.

Stanno rovinando la vita ad una generazione ed ai nostri figli.

Come prima cosa occorre che il governo imponga immediatamente l’obbligo a pubblicare sempre e negoziare con doppi prezzi, euro e lira. In questo modo la gente si rendera’ conto dei prezzi folli che costano le case (e non solo) e potra’ ragionare di conseguenza.

L’unica arma che ha il cittadino e’ quella di non comprare. E’ la classe operaia ed il ceto medio al quale stanno togliendo il futuro, anzi,  hanno gia’ devastato il presente e tolto il futuro. In questa storia il cambio errato dell’Euro contro la lira e la furbizia di pochi hanno una grande responsabilita’.

Occorre non acquistare piu’ case tutti insieme e far saltare il sistema immobiliare di colpo cosi’ da forzare il ritorno ai prezzi reali e tornare a comprare, costruire, ristrutturare rimettendo in modo l’economia legata alle costruzioni.

Trucchi su come trovare senza stress le piastrelle ed il piastrellista al miglior prezzo gestendo tutto il processo in brevissimo tempo


 
Devi rifare il bagno? Stai pensando di rifare i pavimenti della sala o di tutta la casa?
Una volta che la decisione e’ presa e si e’ concordato un budget in famiglia iniziano anche le prime problematiche.

La numero uno, soprattutto per il gentil sesso e’ la scelta delle piastrelle che piu’ piacciono. L’offerta e’ a dir poco infinita ed il rischio di andare subito in crisi o di perdere molto tempo su questo punto e’ molto alto.
Non dimentichiamoci che la scelta che abbiamo fatto di ristrutturare o rinnovare parte della nostra abitazione e’ una scelta che deve portarci positivita’ e non diventare motivo di stress in famiglia.
Al fine di evitare questo e prendere la decisione  giusta nella scelta della ceramica migliore ecco quello che suggerisco :

1.      Concentratevi ad osservare pavimenti o pareti gia’ posate da vostri amici o presenti in locali come ristoranti, hotels etc.

2.      Non perdetevi in internet. Troppa offerta e spesso troppi trucchi e materiale di terza o quarta scelta. Difficile anche capire sul web quello che poi sara’ effetto reale di quelle piastrelle posate.

3.      Scegliete 2 o 3 rivenditori che ritenete professionali e chiedete a loro di seguirvi nella scelta, facendovi vedere esempi reali e simili alla vostra abitazione. Una buona rivendita di ceramica oltre ad essere in grado di suggerirvi il miglior prodotto, sara’ anche capace di trovarvi le piastrelle a qualsiasi prezzo voi desiderate, l’unica differenza e’ che la rivendita ci mette la faccia e garantisce il servizio, internet questo non lo puo’ fare.

4.      Una volta identificata la soluzione che volete, chiedete a 2 rivendite lo stesso materiale e verificare i prezzi. Sara’ poi il vostro buon senso e la capacita’ dell’architetto o resposabile della rivedita a convincervi. Vedrete che alla fina non deciderete solo sulla base del prezzo.

Ok, avete deciso quali piastrelle ed il design, ora e’ il momento del piastrellista.
Anche in questo caso il suggerimento e’ quello di chiedere alla rivendita un suo posatore di fiducia e fare in modo di pagarlo tramite la rivendita stessa se possibile per avere un progetto chiavi in mano. In questo modo si avranno i seguenti vantaggi.

·        Garanzia di supporto in caso la posa non sia fatta a dovere e fornitura gratis delle piastrelle necessarie alla riparazione o correzione della cattiva posa.

·        Cosi’ facendo si riduce o elimina completamente anche il rischio che se le piastrelle che avete acquistato hanno dei difetti  o sono posate male il posatore dia la colpa del risultato alle piastrelle difficili da posare (tagliare o forare) ed a sua volta la rivendita e la ceramica dia la colpa al posatore dicendo che non e’ stato capace di posare.

Se volete risparmiare consiglio di seguire la posa giorno dopo giorno per controllare che sia tutto a posto subito e non dover spendere altri soldi in futuro per correggere errori  fatti durante la posa .
Se guardate i pavimenti o pareti in cermica realizzati anni fa, vedrete fughe non allineate o di dimensioni diverse, non planarita’ delle piastrelle, fori fatti male o taglii che sporgono dalle guarnizioni, macchie varie.
Questo succedeva tempo fa sia per la poca professionalita’ di alcuni piastrellisti improvvisati sia per l’assenza di strumentazione adatta ad una posa perfetta. A questo poi possiamo aggiungere che le piastrelle di una volta non avevano la stessa qualita’ di quelle di oggi, soprattutto se si parla di gres porcellanto oggi lo standar di qualita’ e’ molto piu’ alto che in passato.
Oggi quindi, un buon posatore ha a disposizione tutti gli strumenti di nuova generazione (tagliapiastrelle, colle ed adesivi professionali, distanziatori speciali, sostanze per la pulizia delle superfici post posa etc) in grado di supportarlo per ottenere una posa perfetta.
Occorre pensare che quando si chiama un posatore e questo arriva con utensili obsoleti e vecchi di decine di anni e prodotti senza marchio se non peggio cinesate, quello che paghera’ questa cosa e’ l’utente finale perche’ avra’ inevitabilmente un lavoro non fatto bene che con il tempo creera’ dei problemi come crepe, scollamento piastrelle etc.
Voglio fare un esempio per far capire cosa intendo anche a chi non e’ del mestiere o a chi puo’ pensare (giustamente) che il vecchio e la saggezza e’ sempre meglio.
Immaginate di essere in un Gran Premio di Formula 1 e di poter decidere di avere come vostro pilota il compianto grande Senna. Tutti sappiamo che e’ un gran pilota, forse il piu’ grande mai esistito ma scommettereste su di lui se si presentasse con un’auto da F1 di 20 o 30 anni fa  sui nuovi circuiti e contro le nuove versioni di auto da F1? Come immaginate non avrebbe nessuna possibilita’ di vincere contro la nuova tecnologia e sui nuovi circuiti perche’ pur essendo il miglior pilota del mondo non avrebbe gli strumenti adatti.
Fate quindi molto caso ache alle attrezzature del posatore. Notate se sono abbastanza nuove e tenute bene. Questo e’ un indice di capacita’ e un indicatore per voi che il posatore e’ al passo con i tempi anche con la strumentazione, le colle i detergenti etc. Se vi e’ possibile chiedete di andare a visitare sul cantiere il posatore che la rivendita vi sta proponedo e date un’occhiata a come si pone, come lavora ed agli utensili da piastrellista ed adesivi che usa.
Un posatore professionale sara’ molto contento della vostra visita e delle domande che gli vorrete fare, per lui sara’ un’opportunita’ unica per fare una buona impressione e creare un legame con il cliente. Il posatore improvvisato e non professionale sara’ a disagio e voi lo noterete subito e potrete sceglierne un’altro evitando i problemi all’origine.

Ecco come NON si dovrebbe mai forare una Piastrella di qualsiasi tipo


Ecco un classico foro fatto MALE in una piastrella di Gres Porcellanato. Il motivo e' banale ma ancora sconosciuto per molti appassioanti del fai da te.

Il foro quadrato con spigoli aperti come quello della foto e' molto fragile e la piastrella tende a creparsi proprio partendo da questi spigoli aperti.

In questa foto, anche se non si vede bene data la dimesione, ci sono ben 2 lunghe crepe. Una che parte dall'angolo in basso a sinistra e l'altra dall'angolo in basso a destra.

Il proprietario dell'abitazione e' stato in questo caso molto fortunato perche' ha potuto verificare il problema prima della fine del lavoro ed ha chiesto al piastrellista di cambiare la piastrella e fare un foro adatto (cioe' rotondo) al fine di evitare rotture.

Molte altre volte pero' la crepa si forma giorni, settimane o addirittura mesi dopo la posa e il proprietario della casa si trova a dover pagare ancora per sistemare il danno con un costo notevole.

Mi raccomando quindi di fare fori rotondi su piastrelle in ceramica o gres porcellanatto. Diffidate di chi vi dice che e' la stessa cosa e che tanto la parte non precisa verra' coperta.

La tecnica del foro quadro o irregolare ottenuto con un semplice disco diamanatato e' la piu' economica per chi posa ma ASSOLUTAMENTE LA PEGGIORE per il proprietario dell'abitazione che prima o poi ne paghera' le conseguenze.

Da oggi fate attenzione a casa dei vostri amici, parenti o in alberghi, guardate la piastrella forata in prossimita' del tubo per la doccia o del lavandono etc e vi assicuto che troverete molte piastrelle crepate.

La soluzione c'e' ed e' semplice, usare frese (tazze o punte) diamantate circolari con o senza ausilio di acqua.