Come sara’ il Piastrellista del Futuro
















Nei prossimi anni la modalita’ di lavoro del piastrellista cambiera’ radicalmente
Ci sara’ una distinzione ancora piu’ marcata tra il posatore professionista ed il posatore improvvisato. Quest’ultimo tendera’ a scomparire entro una ventina d’anni.

Il cambiamento radicale del lavoro di posa di ceramiche e porcellanato sara’ imposto dai nuovi materiali ceramici che arriveranno sul mercato.

Una  volta si posavano mattonelle piccole e “soffici” senza nessun altro valore aggiunto e dal costo al metro quadro molto basso, piastrelle facili da tagliare, movimentare e posare. Con questa tipologia di prodotto, un apprendista in qualche giorno poteva essere in grado di apprendere i rudimenti della posa e cominciare a fare il suo lavoro.

Nel prossimo futuro le ceramiche diventeranno sempre piu’ tecniche e soprattutto LE PIASTRELLE NON  SARANNO PIU’ UNA SEMPLICE COPERTURA ESTETICA E STRUTTURALE DI UNA SUPERFICIE MA AVRANNO MOLTE CARATTERISTICHE AGGIUNTIVE che diventeranno predominanti rispetto a quello che rappresenta una piastrella oggi.
Ci saranno piastrelle in grado di emettere ossigeno o aromi vari, altre di ridurre notevolmente i batteri, altre ancora in grado di generare energia attraverso il sole o il calpestio delle gente. 

Ci saranno anche piastrelle intelligenti in grado di cambiare colore da sole a seconda dei gusti del momento ed altre, posizionate in aree strategiche, in grado di funzionare come touch screen (calcolatori, fotocamere integrate, computer).

Questo e’ un futuro non molto lontano, alcune aziende produttrici di ceramica stanno gia’ testando alcuni prodotti specifici che vendremo sul mercato tra tre o quattro anni.
Quando questi nuovi prodotti (inizialmente molto cari), entreranno sul mercato e verranno messi a capitolato da interior designer, architetti ed ingegneri, il piastrellista dovra’ essere in grado di posarle e soprattutto di dare al cliente finale una consulenza specifica di carattere molto tecnico.

Al piastrellsta sara’ chiesto di avere competenze base  di calcolo di efficienza energetica, di informatica, di domotica, di elettronica perche’ le nuove piastrelle saranno iper tecnologiche.
In una prima fase i produttori di ceramica non avranno altra soluzione che avere squadre di posa interne altamente specializzate da inviare sui cantieri (come successo ad esempio per i grandi formati, lastre di gres porcellanato da 3 metri e oltre).

Dopo una prima fase di assestamento, le stesse aziende di cermica moltiplicheranno la creazione di scuole specializzate interne per insegnare ai posatori come gestire al meglio questo nuovo processo di posa.
Dovuto al valore ed ai prezzi elevati di queste nuove ceramiche, entreranno in gioco anche le assicurazioni con ispettori certificati che verificheranno la corretta posa del materiale al fine di poter stipulare polizze o dare risarcimenti.

Il posatore certificato sara’ quindi una necessita’ o meglio un obbligo per poter fare certi lavori.
Un altro grosso cambiamento lo vedremo anche negli utensili per la posa, sempre piu’ complessi al fine di essere in grado di lavorare queste piastrelle altamente tecnologiche. Arriveranno forse tagliapiastrelle laser o a sensori, dischi diamantati intelligenti e diverse apparecchiature ad ultrasuoni di verifica e controllo della corretta posa.


Il futuro insomma, sorridera’ ai posatori innovati ed aperti al cambiamento e fara’ sicuramente aumentare il valore della posa. I prezzi medi di posa al metro quadro saliranno drasticamente e saranno sempre piu’ colleati alla tipologia di piastrella da posare.

Ultimo ma fodamentale appunto e' quello relativo alle aziende mondiali che producono attrezzature per posatori. La tagliapiastrelle elettrica o manuale sono per il posatore come la motocicletta per il corridore di un Gran Premio. Per ottenere grandi risultati occorre una buona motocicletta, nel nostro caso degli utensili all'avanguardia in grado di lavorare al meglio quelle che sono e che saranno le nuove ceramiche.

L'azienda che in questi anni si e' dimostrata di gran lunga piu' innovativa sui mercati internazionali e' a mio parere la Raimondi Utensili, impresa storica emiliana che sta lavorando al passo con le nuove tecnologie e un'immagine di marca molto elevata e ben curata. Recentemente la Raimondi Utensili ha anche inaugurato un nuovo stabilimento, segno questo di crescita e di volonta' di costruire per il futuro.

In affanno invece sembrano essere le altre imprese produttrici di utensili, apparentemente ferme dal punto di vista tecnologico ed organizzativo.

Vedremo a breve chi sara' in grado di competete in questa nuova sfida di innovazione, qualita' e marca.

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